Stasera su Canale 5 Yara con Isabella Ragonese: il film che ha conquistato Netflix nel mondo ma nasconde un segreto scientifico

In sintesi

  • 🎬 Yara
  • 📺 Canale 5, ore 21:20
  • 🕵️‍♀️ Racconta il dramma di Yara Gambirasio e la lunga indagine che ha portato alla soluzione del caso, concentrandosi sulla ricerca della verità e sulla dignità degli investigatori, evitando il sensazionalismo tipico del true crime.

Yara, Marco Tullio Giordana, Isabella Ragonese, Alessio Boni, True Crime, Netflix, Canale 5: questa sera, lunedì 23 giugno 2025, la proposta televisiva più intensa e culturalmente significativa è senza dubbio Yara, l’acclamato film drammatico diretto da Marco Tullio Giordana in onda su Canale 5 alle 21:20. La pellicola, interpretata magistralmente da Isabella Ragonese e Alessio Boni, porta sul piccolo schermo una delle pagine di cronaca nera che più hanno segnato l’opinione pubblica italiana degli ultimi quindici anni, raccontando in modo rispettoso e rigoroso il dramma della giovane Yara Gambirasio e la lunga indagine che ha portato alla soluzione del caso.

Yara, Marco Tullio Giordana e True Crime: perché il film è da vedere su Canale 5

Con Yara, il cinema civile di Marco Tullio Giordana torna a scuotere le coscienze. Il regista de I cento passi e La meglio gioventù si confronta questa volta con il true crime italiano, evitando la trappola del sensazionalismo e regalando invece un’opera asciutta, potente e commovente. Al centro della scena c’è sì la tragedia della vittima – Yara Gambirasio, 13 anni, scomparsa nel 2010 a Brembate di Sopra e ritrovata senza vita dopo tre mesi – ma soprattutto la tenacia e il rigore morale dell’eroina silenziosa della storia: la PM Letizia Ruggeri, interpretata da una straordinaria Isabella Ragonese.

La forza narrativa del film sta proprio nella capacità di Giordana di indagare l’umanità e il senso di responsabilità di chi si trova a indagare sull’indicibile, scegliendo come punto di vista quello dell’investigatrice piuttosto che addentrarsi nei dettagli più morbosi del delitto. Così facendo, Yara diventa un raro esempio di “giallo-processuale” italiano, in cui la tensione si costruisce tutta sulla meticolosa ricostruzione della verità e sull’innovativo utilizzo delle indagini genetiche, un vero caso studio nella storia della giustizia europea.

Yara su Netflix e il successo internazionale: dal rispetto della cronaca alla consacrazione globale

La narrazione di Yara si distingue per il rispetto assoluto della realtà giudiziaria e del dolore privato, mantenendo il focus sulla metodologia investigativa. Sono lontani anni luce i cliché del crime spettacolarizzato: qui i dettagli crudi sono banditi in favore di atmosfere livide, performance sobrie e scrittura rigorosa. Eppure Giordana, proprio rinunciando ai colpi di scena artificiosi, riesce a trasmettere al pubblico tutta la saturazione emotiva e la sete di giustizia che quello stesso caso destò in milioni di italiani. Isabella Ragonese firma forse la sua interpretazione più matura e dolorosa, mentre il resto del cast – da Alessio Boni a Chiara Bono, fino a Roberto Zibetti – costruisce una coralità familiare e investigativa che amplifica la verosimiglianza del racconto.

Il successo internazionale del film sorprende ancora oggi: nato per il mercato nostrano, Yara è salito in vetta alle classifiche di Netflix in USA, Spagna, Francia e Regno Unito, segno che il bisogno di storie vere affrontate con dignità e senso etico non conosce confini. Una tra le tante curiosità nerd: la sequenza che ricostruisce la colossale raccolta dei campioni di DNA (oltre 18 mila prelievi effettuati sul territorio bergamasco) è stata realizzata con una meticolosità quasi documentaria, riproducendo strumenti, procedure e persino i veri referti scientifici. Un vero gioiello filologico che agli appassionati di crime e procedurali non può che strappare un applauso.

Aneddoti e curiosità dal set di Yara e la scelta del formato

  • Il progetto iniziale firmato Taodue prevedeva la realizzazione di una miniserie. Solo una lunga riflessione ha convinto Valsecchi e Giordana a optare per il formato filmico: una scelta che, col senno di poi, ha restituito ancora più potenza e compattezza al racconto.
  • Nonostante la protagonista sia inevitabilmente la giovane vittima, il vero centro di gravità narrativa rimane la lotta per la verità e la dignità di chi indaga senza cedere alla tentazione dell’audience o delle scorciatoie processuali.

Il lascito di Yara tra Canale 5, Netflix e il cinema d’impegno civile

Ci sono film destinati a diventare molto più di un semplice racconto. Yara fa parte di questa élite per la sua capacità di raccontare con rigore, empatia e uno sguardo tutto italiano un doppio percorso: quello di una famiglia e di una comunità spezzate dal dolore, e quello di una magistrata e delle forze dell’ordine che non si arrendono mai, nemmeno quando la speranza sembra affievolirsi. Eredi di un cinema d’impegno civile che guarda a Rosi e Petri ma parla il linguaggio moderno di Netflix, Giordana e il suo cast lasciano con questo film non solo una testimonianza, ma anche un piccolo grande atto di coraggio narrativo.

Stasera in TV, il vero film imperdibile non è un blockbuster a stelle e strisce, ma una storia italiana che ha il coraggio di non dimenticare. Da vedere assolutamente: per informarsi, emozionarsi, e riflettere su come la ricerca della giustizia sia ancora oggi, nel bene e nel male, il cuore pulsante di un Paese intero.

Quale aspetto di Yara ti attrae maggiormente come spettatore?
La ricostruzione investigativa
La prospettiva etica
Le performance attoriali
Il cinema civile italiano
Il rispetto della verità

Lascia un commento