Papa Francesco: “La vita eterna è un’altra vita” e “la morte sta dietro”, “non davanti a noi”.

AngelusL'Angelus di Papa Francesco. "Non è questa vita a fare da riferimento all’eternità, ma è l’eternità a illuminare e dare speranza alla vita terrena di ciascuno di noi!"

“La vita eterna è un’altra vita, in un’altra dimensione”.

 I risorti “saranno come gli angeli, e vivranno in uno stato diverso, che ora non possiamo sperimentare e nemmeno immaginare”. Così il Papa riprendendo il Vangelo domenicale, dove Gesù in risposta ai Sadducei, che vogliono ridicolizzare la fede nella resurrezione dei morti, afferma “Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per Lui”

"E questo è il legame decisivo, l’alleanza fondamentale, l’alleanza con Gesù: Lui stesso è l’Alleanza, Lui stesso è la Vita e la Risurrezione, perché con il suo amore crocifisso ha vinto la morte".

E grazie a Gesù, ha spiegato Francesco, tutti “hanno la speranza di una vita ancora più vera di questa.”

“La vita che Dio ci prepara non è un semplice abbellimento di questa attuale: essa supera la nostra immaginazione, perché Dio ci stupisce continuamente con il suo amore e con la sua misericordia”.

Dunque “non è questa vita – ha ricordato il Papa – a fare da riferimento all’eternità, ma è l’eternità a illuminare e dare speranza alla vita terrena di ciascuno di noi!

“Se guardiamo solo con occhio umano, siamo portati a dire che il cammino dell’uomo va dalla vita verso la morte”.

Ma “Gesù capovolge questa prospettiva”:

“e afferma che il nostro pellegrinaggio va dalla morte alla vita: la vita piena! Noi siamo in cammino, in pellegrinaggio verso la vita piena e quella vita piena è qualla che ci illumina nel nostro cammino! Quindi la morte sta dietro, alle spalle, non davanti a noi. Davanti a noi sta il Dio dei viventi….”

Ed ha concluso:

“sta la definitiva sconfitta del peccato e della morte, l’inizio di un nuovo tempo di gioia e di luce senza fine.”

Dopo la recita dell’Angelus, il Papa oltre a pregare la Madonna per le vittime del Tifone nelle Filippine, ha voluto ricordare un tragico anniversario, quello della ‘notte dei cristalli’:

“le violenze della notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 contro gli ebrei, le sinagoghe, le abitazioni, i negozi segnarono un triste passo verso la tragedia della Shoah. Rinnoviamo la nostra vicinanza e solidarietà al popolo ebraico, i nostri fratelli più grandi, maggiori. E preghiamo Dio affinché la memoria del passato, la memoria dei peccati passati ci aiuti ad essere sempre vigilanti contro ogni forma di odio e di intolleranza”.

Francesco ha quindi reso omaggio alla madre Maria Teresa Bonzel, vissuta nell800, fondatrice delle Povere Suore Francescana dell’Adorazione Perpetua, che sarà beatificata oggi pomeriggio a Paderborn in Germania: una vita la sua di “carità instancabile” verso i più deboli.

Poi ancora Francesco, nell’odierna Giornata del Ringraziamento, celebrata in Italia, ha espresso la sua “vicinanza al mondo agricolo, specialmente ai giovani che hanno scelto di lavorare la terra”

“Incoraggio quanti si impegnano perché a nessuno manchi un’alimentazione sana e adeguata”.

Tra i fedeli presenti in piazza San Pietro, il Papa ha rivolto un indirizzo particolare ai fedeli liguri accompagnati dal cardinale Angelo Bagnasco.

 

 

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